lunedì 29 settembre 2008

La corte di Versailles

La corte di Versailles fu per tutte le corti d'Europa una testimonianza della potenza della Francia e di Luigi XIV e divenne un modello da imitare.

Nel 1683, in un appartamento, proibito a chiunque non fosse autorizzato, gli architetti ed i decoratori ristrutturarono dei saloni e degli studi destinati a ricevere i capolavori e le collezioni del re. Nel Salone ovale, nello Studio con i quadri e nello Studio con le conchiglie furono esposti tutti i tipi di oggetti d'arte e delle ricche curiosità; i muri reggevano dei quadri della collezione reale. Questi pezzi facevano parte dell'appartamento dei Collezionisti che terminava con lo Studio delle Medaglie. Secondo la descrizione di Mademoiselle de Scudéry, quest'ultimo era illuminato da alcuni lustri di cristallo di roccia e vi si potevano ammirare:

dei vasi di di grandi dimensioni ornati d'oro e di diamanti,
dei busti e delle figure antiche,
un veliero d'oro decorato di diamanti e di rubini (è il grande veliero di Luigi XIV che vediamo dipinto sul soffitto del Salone dell'Abbondanza),
delle porcellane di Cina e del Giappone,
dei vasi d'agata, di smeraldo, di turchese, di giada, di opale girasole, di diaspro di Germania e d'Oriente, di pietra di stella, di corniola, di crisolite,
delle grottesche figure di perle, di smeraldo, di rubini e di agata,
una grande quantità di vasi di conchiglia di perle,
dei dipinti, degli specchi,
delle antiche statue di animali,
un grande vaso di diaspro la cui figura è una sorta di ovale irregolare che servì al battesimo di Carlo Quinto.
Una parte di questi tesori fu trasportata, per ordine di Luigi XV, allo Studio delle medaglie della Biblioteca di Parigi, il resto fu disperso durante la Rivoluzione. La galleria d’Apollo, al Louvre, ha raccolto alcuni pezzi molto belli delle collezioni di Luigi XIV : vasi di cristallo di roccia o in materiali preziosi (diaspro, corniola, etc.) così come dei piccoli gruppi in bronzo.

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