domenica 21 settembre 2008

Regina Maria Antonietta


LA PICCOLA ARCIDUCHESSA

Maria Antonia Giuseppina Giovanna d'Asburgo-Lorena
(Vienna, 2 novembre 1755 - Parigi, 16 ottobre 1793)

Quindicesima figlia di Maria Teresa d'Asburgo e Francesco I di Lorena.Per poter tenere salda l'alleanza con la Francia,l'Imperatrice e il Re Luigi XV,combinaronoil matrimonio tra la piccola Antoinette ed il nipote:Il delfino Luigi Augusto.Il 16 maggio a Versailles si svolsero le nozze in forma solenne mentre quelle di procura vennerocelebrate quasi un mese prima:il 19 Aprile del 1770 a Vienna insieme al fratello Francesco I come garante del futuro Re.Si racconta,che la coppia,per più di sette anni non avessero mai consumato la loro unione,cause ancora incerte sonostate le disfunzioni di Luigi più che l'abilità della delfina come amante.Altre fonti,incerte,dicono che fù lei ad avere problemi a livello fisico ma son tutte teorie.Comunque sia,dopo circa otto anni ebbero quattro figli:

-Maria Teresa Carlotta,nata il 19 dicembre 1778
più tardi duchessa d'Angoulême
-Luigi Giuseppe,nato il 22 Ottobre 1781(200 anni prima di me^^)
Malato sin dalla nascita alla colonna vertebrale morirì a soli 8 anni,il 3 giugno 1789
-Luigi Carlo(duca di Normandia),nato il 27 marzo 1785
la cui morte pare sia stata di fame e di stenti all'età di circa 10 anni.
Fù rapito dai rivoluzionari e dopo aver ricevuto un'orribile lavaggio del cervello,
testimoniò contro la madre accusandola di incesto.
-Maria Sofia Elena Beatrice,nata il 9 Luglio 1786
Muore all'età di un'anno per tubercolosi il 19 giugno 1787

A soli diciannove anni,Antoinette divenne regina di Francia con affianco il marito sovranoanch'esso di un'anno più vecchio e un'eredità non proprio facile da gestire.Conoscenze e amicizie sbagliate,fecero in modo di alimentare in seguito l'odio da parte del popoloinfuriato dai troppi sprechi causati dalla regina o malignamente chiamata "l'Austriaca".Purtroppo la solitudine che quotidianamente la teneva compagnia fece sì che per ovviare alla noia,si dilettava nella creazione di mode nuove e acquisti esorbitanti,spendendo una quantità onerosa di soldiricavati dalle tasse dello stato.La sua leggerezza nelle varie spese folli,fece causa in uno scandalo che ancora oggi è piuttostooscuro ovvero L'affare della collana,che nonostante l'assoluzione della regina essa fu ormai madame deficit.Nel Maggio del 1789 fù dichiarata ufficialmente l'apertura dei stati generali,un'assemblea che fù indetta da Luigi XVI per affrontare i rappresentanti del terzo stato e trovare una soluzione per poterriapacificare gli animi ostili dettati esclusivamente dalla povertà.Intanto a Parigi,la mancanza del pane erano spunto di continui disordini,fornai uccisi per rubare pane e farina.Il 13 Luglio 1789 vi fù l'assalto del Palazzo degli Invalidi mentre il giorno seguente,fù la volta della Bastiglia.Da questo momento ha ufficialmente inizio la Rivoluzione Francese.
I nobili durante la notte del 14 luglio 1789 fuggirono all'estero, ma la famiglia reale rimase a Versailles.Il popolo tuttavia temeva che i Borboni volessero fuggire come gli altri nobili. il 6 ottobre alle 5 del mattino la gente prese d'assalto il palazzo per riportare a Parigi la famiglia reale. L'apparizione della regina accanto al generale La Fayette, che faceva parte dell'ala rivoluzionaria più moderata, ridusse la folla, per il momento, a più miti consigli. Tuttavia la Corte fu costretta a lasciare la reggia di Versailles per trasferirsi in gran fretta al castello delle Tuileries situato nel centro di Parigi: una mossa per poter tenere sott'occhio quelli che venivano derisoriamente chiamati il fornaio in persona (il re), la moglie del fornaio (la regina) e il fornaretto (il delfino). Cominciò così il loro incubo. Da allora in poi un'intera nazione avrà per loro solo occhi carichi di disprezzo.Il 21 giugno 1791, dopo due anni di soggiorno alle Tuileries, la famiglia reale tentò in gran segreto la fuga verso i Paesi Bassi austriaci, ma a pochi chilometri dal confine, presso la cittadina di Varennes-en-Argonne, furono riconosciuti, arrestati e riportati a Parigi. Il viaggio di ritorno fu disastroso. Durato quattro giorni per la lentissima velocità di marcia a cui era costretta la grande berlina da viaggio, circondata dalla folla accalcata che insultava e inveiva, addirittura arrivando a sputare in faccia al re, costretti a tenere i finestrini aperti per poter essere ben visibili e accaldati dalla calura di giugno. Accolti dal silenzio ostile del popolo parigino, con i militari che anzichè presentare le armi con le bocche dei fucili verso l'alto, le presentarono con le bajonette verso il suolo, in segno di disprezzo, i sovrani avevano firmato la loro condanna a morte.I reali rimasero per un altro anno alle Tuileries vivendo praticamente prigionieri, poco e mal protetti dai rivoluzionari. Il 10 agosto 1792 l'ennesimo assalto al palazzo, il più duro e il più cruento, dove morirono tutte le guardie svizzere del re e molti nobili rimasti a difendere la famiglia reale, vide la definitiva morte della Monarchia. La famiglia reale cercò rifugio presso l'Assemblea Nazionale, ma nel disfacimento delle istituzioni monarchiche Parigi era in mano alla Comune, sulla quale l'Assemblea non aveva alcun potere. Quest'ultima decise, "per la salvaguardia dell'incolumità della famiglia reale" di rinchiuderli dentro la Tour du Temple, un antico monastero di Templari ora adibito a carcere. Ma un re in carcere è un re già morto. Fu così che da lì a pochi mesi iniziò il processo al re che lo vide condannato definitivemente alla ghigliottina il 21 gennaio 1793 a Parigi in Piazza della Rivoluzione, oggi Place de la Concorde.La regina Maria Antonietta fu trasferita alla prigione della Conciergerie nell'agosto del 1793. Il 14 ottobre venne portata davanti al Tribunale Rivoluzionario, dove dovette difendersi da gravi accuse, la più terribile delle quali fu quella di incesto, che le sarebbe stata intentata da suo figlio (che aveva allora appena otto anni). Appellandosi alle donne presenti in sala, Maria Antonietta si difese con grande forza e dignità. Purtroppo questo non bastò a salvarla. Era chiaramente un processo farsa, visto che la sorte della regina era già stata decisa prima dell'inizio del processo, e che entrambi i suoi avvocati furono persino arrestati in aula, in pieno dibattimento. Come il re, anche Maria Antonietta fu giudicata colpevole.Mercoledì 16 ottobre 1793 Maria Antonietta fu portata fuori dalla prigione, fatta salire sulla carretta dei condannati a morte, e condotta verso il patibolo. Con le mani legate dietro la schiena, salendo le scale di legno la regina si sbilanciò e pestò involontariamente un piede del boia. Allora con grande stile e dignità si fermò e gli disse: "Monsieur, vi chiedo scusa. Non l'ho fatto di proposito". Alle 12.15 la lama scese sul suo collo, tra le urla di gioia del popolo parigino.


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