lunedì 29 settembre 2008

Nel periodo tra il 1685 ed il 1689

all' Orangerie che ha sostituito quella di Le Vau, fornendo 3000 arbusti e 150.000 piante floreali ogni anno;
alle Stalle (Écuries);
al "Grand Commun";
all'ala nord dei cortigiani.
La costruzione delle ali nord e sud prolungò lo sviluppo delle facciate di Le Vau. Visti dai giardini le tre costruzioni distinte compongono tuttavia un insieme armonioso. La facciata si sviluppava su una lunghezza di 670 m. I due nuovi edifici accoglievano i principi e i cortigiani, le stalle, le carrozze, i servizi generali e gli alloggi dei domestici. Fu distrutta la "Grotta di Tetide".

Due anni dopo l'insediamento della Corte, lavoravano ai diversi cantieri di Versailles da 22.000 a 30.000 operai (secondo la disponibilità dei reggimenti) e 6.000 cavalli. Si eresse una collina allo scopo di arrivare ai 680 m di lunghezza del castello e fu piantata un'intera foresta. L'immenso cantiere era coordinato da Jules Hardouin-Mansart. Il costo totale salì a circa 80 milioni di lire.

In caso di incidenti sul lavoro erano previsti i seguenti rimborsi:

da 30 a 40 lire per la rottura di un braccio o di una gamba
60 lire per la perdita di un occhio
da 40 a 100 lire per la vedova in caso di morte
Il villaggio di Versailles si trasformò in una vera e propria città che si andava costruendo sull'asse della reggia e dei giardini. I 5.000 cortigiani costruivano nella città delle residenze, oppure vi alloggiavano servitori ed equipaggi. Taverne e alberghi contribuivano all'animazione della città, la cui popolazione, che non cessava di crescere, raggiunse i 70.000 abitanti alla vigilia della Rivoluzione.

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