lunedì 29 settembre 2008

Luigi XIII e il "castello vecchio"


Nel 1623 Luigi XIII, padre di Luigi XIV, fece costruire in cima ad una collina in mezzo a foreste e paludi, su un terreno acquistato dalla famiglia de Soisy, una modesta residenza di mattoni, pietra e ardesia. Era una costruzione rustica e puramente utilitaria, anche se costituiva il suo luogo di caccia preferito, che per la disposizione dei suoi padiglioni e per i fossati da cui era circondata ricordava ancora certe costruzioni feudali. In questa modesta residenza Luigi XIII riceveva di quando in quando sua madre Maria de' Medici e sua moglie Anna d'Austria, ma le dame non vi si fermavano mai a dormire.

Il primo "castello" di Versailles sorgeva in fondo all'attuale cortile di marmo. Il corpo di fabbrica principale misurava 24 metri di lunghezza per 6 di profondità (144 metri quadrati!), ed aveva due ali basse ai lati. L'appartamento del re comprendeva una piccola galleria dove era sistemato un quadro che rappresentava l'assedio della Rochelle; seguivano quattro stanze i cui muri erano ricoperti di arazzi. La camera del re occupava il centro dell'edificio, in una posizione che corrisponderà in seguito a quella del letto di Luigi XIV.

Fu qui che l'11 novembre 1630 il Cardinale Richelieu venne, segretamente, a convincere il re poco meno che trentenne che la regina madre stava organizzando un complotto. Alla fine di questo, che sarà ricordato più tardi come "il giorno degli inganni", Richelieu rimase Primo ministro e la regina madre fu inviata in esilio.

Il contratto d'acquisto del dominio di Versailles da Jean-François de Gondi, arcivescovo di Parigi, porta la data dell'8 aprile 1632.
Nel documento si legge che il re acquistava, per la somma di 60.000 lire, « la terra e la signoria di Versailles, consistente in un vecchio castello in rovina e in una fattoria con diverse costruzioni; tale fattoria si compone di terre coltivabili, prati, boschi, castagneti, stagni ed altre dipendenze; alta, media e bassa giustizia... con annesso il granaio Lessart, le sue pertinenze e le sue dipendenze ».

Il re acquistò questo castello solo per demolirlo ed ampliare così il panorama della residenza reale, e contemporaneamente acquistò altri terreni per estendere il suo territorio di caccia. Il padiglione costruito sommariamente sulle terre di Jean de Soisy si faceva stretto. I lavori di ampliamento cominciarono subito, il 26 maggio, diretti dall'ingegnere architetto Philibert Le Roy, e terminarono nel 1634, quando Luigi XIII prese possesso dei suoi nuovi appartamenti.
Si racconta che in cima alla collina di Versailles, nel luogo dell'attuale castello, si ergesse un mulino a vento: dove regnò il re Sole regnava dunque, all'inizio, un mugnaio.

Luigi XIII amò assai il nuovo castello, moltiplicandovi i soggiorni, apprezzandone il comfort e i giardini, che furono arredati "alla francese" da Boyceau e Menours. Nel 1643, sentendosi prossimo alla morte, il re fantasticava: « Se Dio mi rende la salute, appena il Delfino sarà in grado di montare a cavallo e sarà maggiorenne lo metterò al mio posto e mi ritirerò a Versailles con quattro preti per occuparmi delle cose di Dio ». Moriva, invece, il 14 maggio, quando il Delfino aveva solo 5 anni. Su Versailles scese un silenzio lungo 18 anni.

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